Donazione in ricordo di Ernesto Cilento
2020
Ignoto, scuola dell’Italia meridionale
Figura femminile in decomposizione o Vanitas
cera, telo di lino imbevuto di cera e modellato a caldo, base lignea con cera
ultimo quarto del XVII – inizi del XVIII secolo
Museo di Capodimonte
Le collezioni del Museo di Capodimonte si sono arricchite grazie alla donazione della scultura in cera Figura femminile in decomposizione o Vanitas.
L’opera è entrata a far parte definitivamente delle raccolte del museo a seguito dell’attività di promozione del mecenatismo svolta dall’Associazione Amici di Capodimonte e grazie alla sensibilità e alla generosità della Socia Benemerita Grazia Maria De Ianni.
Il mezzobusto in cera, modellato con accurata ricerca anatomica e profonda partecipazione emotiva, ritrae una figura di donnail cui volto, un tempo bellissimo, è segnato dalla morte inesorabile. Splendido memento mori della tradizione barocca, un soggetto particolarmente comune a partire dagli inizi del Seicento, secolo caratterizzato dalla terribile peste che falcidiò buona parte della popolazione napoletana: la morte, il dolore, costantemente presenti nella vita quotidiana dell’epoca, diventano temi privilegiati nell’immaginario degli artisti.
L’acquisizione della Vanitas è di grande valore storico artistico per la cultura napoletana e ha colmato un vuoto nelle collezioni di Capodimonte, dove la cultura barocca è ben rappresentata nella pittura, ma fino ad ora mancavano totalmente sculture di tale impatto espressivo.
L’opera, creazione di scuola dell’Italia meridionale, proviene da una collezione privata palermitana ed è stata rinvenuta nel mercato antiquario.