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Un anno di Capodimonte Art Lab

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Domenica 26 maggio si è conclusa la prima annualità del progetto Capodimonte Art Lab, con una mattinata al Real Bosco di Capodimonte interamente dedicata agli alunni del 21° Circolo Didattico Mameli Zuppetta e alle loro alle famiglie.
 
Il progetto, un percorso articolato di didattica museale con attività laboratoriali, è stato ideato e realizzato da 8 realtà culturali d’eccellenza del territorio: En Kai Pan, Amici di Capodimonte, Le Nuvole, in collaborazione con le associazioni Archipicchia! Architettura per bambini, Axoloti e la libreria Mio nonno è Michelangelo, in partenariato con il Museo e Real Bosco di Capodimonte e il 21° Circolo Didattico Mameli Zuppetta e con il patrocinio del Comune di Napoli-Municipalità 3 Stella San Carlo all’Arena.

I partner di Capodimonte Art Lab, tutti con pluriennale esperienza in attività culturali per bambini tra i 5 e i 10 anni, in oltre un anno di attività di progettazione, hanno ideato un ricco programma, coniugando diversi linguaggi artistici, utili a sviluppare competenze fondamentali per i piccoli cittadini del presente e del futuro. Le attività sono rivolte prioritariamente ai circa 500 giovani allievi del 21° Circolo Didattico Mameli Zuppetta, coinvolti in laboratori di scrittura e lettura creativa, di audiovisivo, di rigenerazione urbana, di ecologia e sostenibilità, oltre che in attività di didattica teatralizzata e percorsi che si muovono tra storia dell’arte e botanica, realizzati al Museo e al Bosco di Capodimonte..

Capodimonte Art Lab si inserisce in una progettualità più ampia, che il Museo sviluppa da anni e che vede l’apertura e la collaborazione con persone e organizzazioni che mettono in pratica azioni di responsabilità sociale e civile. L’obiettivo del progetto è accrescere la consapevolezza dei bambini – ma anche di docenti e famiglie – promuovendo il valore delle risorse artistiche e ambientali a loro più vicine, attraverso attività svolte sia in orari scolastici che extrascolastici. Ampio spazio è stato dato all’espressione creativa, strumento di crescita fondamentale per l’affermazione di sé e lo sviluppo della comunità.
A ispirare il percorso dei più giovani verso un futuro di responsabilità civile è Italo Calvino, figura centrale del Novecento, autore che nelle sue opere – da Le Città invisibili alle Cosmicomiche – ha creato una vera e propria poetica della “sostenibilità”: i piccoli cittadini hanno sviluppato fantasia, amore per la scoperta e meraviglia per il mondo.
 
In questi mesi, il progetto si è aperto al territorio, coinvolgendo i cittadini della III Municipalità in specifiche attività realizzate nel fine settimana, per vivere a pieno il Museo e Real Bosco di Capodimonte, uno dei beni pubblici più rappresentativi di Napoli e polmone verde della città. L’evento del 26 maggio, organizzato nella Fagianeria e nelle praterie antistanti, è stato un momento di condivisione di quanto realizzato nella prima annualità del progetto, con l’intento di favorire il confronto tra famiglie, istituzioni e scuola, con la partecipazione del presidente della III Municipalità, Fabio Greco, e l’intervento della preside Erminia Bosnia.
 
Per il primo anno del progetto Capodimonte Art Lab, Amici di Capodimonte ha proposto visite guidate al Museo con due attività didattiche: Caccia al dettaglio, per accompagnare i bambini nell’osservazione e nell’analisi dei dipinti e Un’opera vivente, gioco a squadre finalizzato a realizzare dei tableaux vivants dei capolavori osservati. Sono state inoltre realizzate visite al Bosco che hanno coinvolto i partecipanti nella caccia al tesoro Indovina… l’albero!, un percorso a indovinelli per individuare e conoscere le caratteristiche storiche e botaniche degli alberi monumentali di Capodimonte.

Partendo dalle necessità del presente, Capodimonte Art Lab vuole aprire una strada verso il futuro, congiungendo il sito museale con la quotidianità delle famiglie, sviluppando il confronto tra insegnanti e consolidando lo scambio creativo tra Scuola e Museo, per creare, agendo sui piccoli cittadini, un impatto sociale di lungo periodo su un territorio complesso e stratificato.
 
Il progetto è finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU- PNRR M5C3 – Investimento 1.3 – Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore.