«Nelle battaglie fu certamente singolare […, ne] figurò alcune… descritte dall’ammirabile poeta Torquato Tasso nella sua Divina Gerusalemme, ed altre ne ideò Aniello di sua invenzione […] e pure imitò fino agli abiti, l’arme, le fisionomie, i portamenti, i cavalli di varj paesi»: così nel 1742 Bernardo De Dominici descriveva l’arte di Aniello Falcone, uno dei maggiori pittori napoletani della prima metà del Seicento. Da Luca Giordano, che lo definì «oracolo delle battaglie», fino a studiosi come Fritz Saxl e Roberto Longhi, Aniello Falcone viene riconosciuto per l’originalità e l’acume con il quale trattò il genere della battaglia e non solo.
Il volume analizza l’opera e la figura dell’artista, con l’intento di collocarne il contributo nel proprio tempo e spazio storico-culturale, riaffermandone il significato e il valore.
Intervengono:
Eike Schmidt
Direttore Museo e Real Bosco di Capodimonte
Riccardo Lattuada
Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Annachiara Alabiso
già Soprintendenza PSAE della città di Napoli
Gianluca Forgione
Università degli Studi di Ferrara
Augusto Russo
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Pierluigi Leone de Castris
Università Suor Orsola Benincasa
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Partecipazione libera fino ad esaurimento posti
